Claudio Baglioni è l'uomo che ha lasciato i records nella storia della musica italiana.
Negli anni '70 inizia il suo dominio diventando il più grande cantautore di tutti i tempi e dal 1972 inizia il suo successo.
Dal 1972 al 1990 ogni suo album contiene "canzoni immortali", l'ultima sua canzone immortale è "Mille giorni di te e di me" creando oltre 25 canzoni immortali!!! (nessun altro artista ė riuscito a creare più di 5 canzoni immortali).
Alcuni suoi records:
"Questo piccolo grande amore" (la canzone più venduta della storia della musica italiana!) è decretata nel 1985 canzone del secolo.
"La vita ė adesso" è l'album più venduto della storia della musica italiana, rimanendo al primo posto per 27 settimane consecutive, ad oggi 2022 ha venduto 4.200.000 copie.
Tour "Notti di note" 1985 è il tour con più spettatori della storia della musica italiana con oltre 1.200.000 spettatori paganti.
"Da me a te" 6 giugno 1998 è il concerto da stadio con più spettatori della storia della musica italiana con 90 mila spettatori paganti! Ma non finisce qui, nella serata del 6 giugno non bastano i biglietti per tutti , Baglioni replica per tale motivo il 7 giugno con quasi altri 90 mila spettatori paganti. #claudiobaglioni#claudiobaglioniofficial#record#dischi#cantautoriitaliani#cla#lavitaèadesso#stadi#anni80#anni90#2000#2010#2020#claudiobaglioniforever#claudiobaglionifans#storiadellamusica seguitemi per essere sempre aggiornati sul profilo @quella_sua_maglietta_fina
Loro sono Edith e Sébastien. Vivono in Canada. È sera, escono a cena con i quattro figli, al termine fanno una bella passeggiata. Chiacchierano, a un certo punto Mia si blocca. Mamma, papà, perché la strada è sfuocata? Edith e Sébastien non capiscono. Tesoro cosa dici, ti è andato qualcosa negli occhi? Mia li stropiccia, chiude, riapre. Niente, vede malissimo. La mattina dopo sembra tutto passato, ma appena cala il buio i suoi occhi fanno i capricci. Edith e Sébastien corrono dal medico. Gli esami non lasciano spazio a dubbi. Mia ha una malattia degenerativa, la vista calerà sempre di più, finché tutto diventerà buio. Non c’è cura, e il tempo stringe. Edith e Sébastien baciano la loro bambina. Non ti preoccupare tesoro, noi saremo sempre al tuo fianco. Passa qualche giorno. Il piccolo Colin inciampa, quando si spengono le luci non distingue oltre il suo naso. Poco dopo anche Laurent brancola nel buio. Edith e Sébastien non ci vogliono credere. Tre dei loro quattro figli condividono lo stesso destino. Il medico rigira il coltello nella piaga. Sembra che tutto abbia origine da loro, una mutazione genetica che si ripercuote sulla prole. Edith e Sébastien affogano nei sensi di colpa, si sentono impotenti di fronte al buio che attanaglia le loro vite. Uno dei bimbi mostra un disegno. Mammina, guarda ho fatto una giraffa, non la vedrò mai dal vivo, ma la porterò sempre nel cuore. Edith e Sébastien balzano in piedi, si guardano negli occhi, piangono di gioia. Mettono in pausa vita e lavoro, preparano uno zaino e volano in Quebec. Si rotolano nelle dune del deserto, dormono sotto le stelle, avvistano le foche, pucciano i piedi nell’oceano. I bambini scattano tante fotografie, non vedono l’ora di trovarsi faccia a faccia con una giraffa. Edith e Sébastien hanno intenzione di portarli in Tanzania, in Africa e Turchia, poi contano di raggiungere la Mongolia entro la fine dell’estate. Riempiono i cuori dei figli con immagini, ricordi, e momenti felici. Così, quando il mondo si farà buio, troveranno dentro di loro la luce per non perdere la strada.
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