Quando ho incontrato Alessandro Siani e semplicemente mi ha chiesto: “ci vogliamo divertire insieme?” ho sentito subito una scintilla gioiosa che avrebbe acceso un bel progetto. Quando poi abbiamo iniziato a commentare con entusiasmo la storia che mi ha raccontato ho capito che ci stavamo già divertendo e che il viaggio era già iniziato. Ci sarà da divertirsi assaje (sto ripassando la lingua!)
“IO E TE DOBBIAMO PARLARE” al Cinema a Natale @01distribution@rai_cinema@vonbroken@iif_gram@alessandrosianiofficial
Giochino PASQUETTALE! SFIDA tra me e la mia figliola a chi disegna meglio, anzi: peggio! 😂 Allora: il primo ritratto l’ho fatto io, il secondo lei. CHI SONO??!?! Vincerà chi avrà più indovinanti! Ps ha vinto Martina, sono (sarebbe dovuto essere) Toto’ e Amadeus 🐣💥💥
L’arrivo della primavera è come quando lavi la macchina, fai quaterna a tombola, azzecchi il pin giusto all’ultimo tentativo. Quel teporetto porta gioia, gioietta, par che tutto sia momentaneamente quasi risolto. Ps ecco: “quasi”. Allargare foto e inquadrare l’ape che mi ha appena punto, appunto.
Mi hanno fatto questa statuina. E’ un personaggio che facevo nello Show con Carlo e Giorgio. Un pisano che entrava avvolto in una bandiera arcobaleno con un cappellino in testa, un gilet pieno di profilattici colorati e un coccodrillo gonfiabile sotto braccio. Ecco, m’immagino tra tanti anni, un probabile nipote che la trova e chiede: “ma chi è?” e mia figlia seria: “era il nonno al lavoro”. Che meraviglia.
Ho rivisto questa foto e riletto questo post di qualche anno fa. Ho provato un pochino di nostalgia. Quel periodo da nanetti saltellanti e ubriachi che ti spiazzano con domande e sentenze stravaganti è ovviamente finito e un po’ mi manca.
Il post diceva:
Ieri usciti di scuola la mia figliola ha chiesto: “andiamo a fare merenda a Narnia?”. “Narnia” è un bosco bello, sopra a casa mia. Quando aveva circa quattro anni le dissi che li ci avevano girato il famoso film per vedere se ci credeva; annuì facendo finta di crederci. E così ieri, appena scesi di macchina, ha spippolato sul suo orologino e mentre si camminava ha parlato ininterrottamente di: calorie, chilometri, gomme da cancellare, le prove della canzone per il carnevale e di un litigio, mi sembra di aver capito, tra una di terza e uno di quinta. Il tutto intercalato dalla stessa frase che urlava a squarciagola: “cacciatoriiii non sparateee non siamo cinghialiiii!”. Ogni chilometro percorso l’orologino vibrava e lei portava le braccia in alto esultando come a un gol al novantesimo. Arrivati a “l’alberone” abbiamo fatto merenda e poi ci siamo fatti una foto ricordo. Tornando indietro ha ribadito il concetto su: gomme, calorie, canzone e litigi, sempre intercalando con l’urlo di: “non siamo cinghialiiiii!!”. Arrivati alla macchina con tono serissimo ha detto: “tre chilometri e 980 metri, potevamo arrivare a 4”. Così le ho proposto di camminare intorno alla macchina per 20 metri. Ha accolto la proposta con uno sproporzionato divertimento e siamo arrivati a 4 chilometri tondi. È salita in macchina non dopo aver riurlato: “ siamo una macchinaaa non siamo cinghialiiii” e siamo ripartiti. Il fantastico, scellerato entusiasmo dei bambini trasforma una merenda in un momento indimenticabile. La sua euforia era contagiosa ed io ho pensato davvero che quel posto fosse Narnia.
