OGGI, 23 SETTEMBRE, RICORRE IL 38esimo TRISTE ANNIVERSARIO DELL'UCCISIONE DI Giancarlo Siani, amico caro e sincero, collega dignitoso, corretto, infaticabile sul lavoro. Spero che il mondo lo ricordi col suo bel sorriso giovanile e solare, e non col capo chino, nella sua Mehari, crivellato di colpi.
Tuttavia è molto triste ascoltare commenti e disinteresse VERGOGNOSI nei confronti di questo giornalista che ha sacrificato la sua giovane vita sull'Altare della Legalità e della Libertà di Stampa. E' orripilante ciò che ho dovuto ascoltare stamane nella cittadina che ha avuto come martire della camorra una bambina, Simonetta Lamberti, discriminando le vittime di mafia come nelle serie calcistiche, come se Giancarlo e Simonetta fossero addirittura di serie C rispetto agli illustrissimi nomi di Falcone, Borsellino o Dalla Chiesa. SONO RIMASTO SGOMENTO dinanzi a tali affermazioni, reiterate e convinte. Ma ciò che sgomenta ancor di più sono i cosiddetti 'uomini delle istituzioni' che, con uno spesso velo di ipocrisia, lanciano falsi proclami per celebrare la tua memoria e poi si ritirano miseramente, celandosi dietro a meschine scuse. E poi devo anche sentirmi dire che i libri che ti ho dedicato sono troppo duri... per non accettare che riportano, invece, solo la cruda verità sul tuo nome e sul tuo sacrificio.
E' proprio il caso di chiudere questo mio ennesimo omaggio a te, amico caro, con un peculiare passo del libro che molto si addice a questi FALSI SOLONI: “Caro Giancarlo, uno dei metodi più vigliacchi, ma anche più palesemente demistificabili, è quello di applaudire ciò che non si deve, poi quello di far passare per tuo alleato chi non lo è, poi di far diventare ciò che razionale o antirituale, irrazionale o rituale. Cioè di assegnare il tuo tesserino di comodo a chi è scomodo o non rientra nei “tuoi” giochi o non giustifica certe “tue” posizioni, anzi le dimostra sbagliate. Se il gioco non riesce, c’è il pericolo per chi riporta la verità di essere spinto dietro, con violenza psicologica."
#giancarlosiani
#fondazionegiancarlosiani
#meharisiani
#fortapàsc
#vittimecamorra
#libertàdistampa